sabato 20 aprile 2013

Recensione in anteprima: Hidden di P.C. & Kristin Cast.

La mia ultima lettura è stata Hidden di P.C. Kristin Cast, madre e figlia ancora unite negli ormai ultimi capitoli della Casa della Notte, una serie che in molti conosceranno, anche solo per sentito dire. Lunga, estenuante, difficile se privi di pazienza, prosciuga le energie -o forse dovrei dire il sangue, per rimanere in tema- e vi manda in pappa il cervello, ecco cosa vi aspetta dalla lettura generale della saga. Certo è che con Hidden è evidente la vicinanza con la tanto sospirata fine. Della serie, quando sembra che le persone non possano far peggio...


Hidden
P.C. Kristin Cast
Editrice Nord
368 pagine
In uscita 24 Aprile 2013
16,50€
Voto: 3 Stelle e ½!

La Casa della Notte è salva! Dopo mesi durissimi, alla fine io e miei amici siamo riusciti a scacciare Neferet dalla nostra scuola. Tuttavia la città è ancora in grave pericolo. Accecata dalla rabbia, l’ex Somma Sacerdotessa sta facendo di tutto per scatenare il caos tra umani e vampiri: prima ha incendiato le stalle di Lenobia, la nostra insegnante di equitazione, e ora ha convinto i novizi rossi a seminare il panico tra la popolazione inerme… Per fortuna, il Consiglio Supremo dei vampiri ha promesso di intervenire. Ma ormai Neferet è troppo potente perfino per i loro valorosi Guerrieri. E anch’io, Zoey Redbird, prima Somma Sacerdotessa novizia della Storia, avrei ben poche speranze di sopravvivere a uno scontro con lei. Per un crudele scherzo del destino, l’unico in grado di sconfiggerla è proprio Aurox, una creatura bellissima e letale, costretta da un incantesimo a eseguire ogni ordine di Neferet. Io però so che in fondo al cuore Aurox è buono, che non è solo uno Strumento privo di volontà. Lui vorrebbe davvero aiutarci. Quindi il mio obiettivo adesso è trovare un modo per liberarlo dal giogo di Neferet, sempre che non sia troppo tardi...

                                         La mia Recensione.

Ho quasi perso il filo. Insomma, è un pò difficile stare dietro a tutti questi cambiamenti rivoluzionari, ad un certo punto ci si confonde proprio. Perciò ho sfogliato un pò i nove libri precedenti, tanto per non lasciarmi sfuggire nulla. Da brava lettrice quale sono, ecco il punto della situazione:
-Neferet uccide e ghigna inosservata -com'è che il Consiglio non si accorge che è malvagia fino al midollo? è la Consorte di un Toro, per l'amor del cielo!-, facendo buon viso a cattivo gioco, cosa che fa addannare da morire Zoey perchè non sono riusciti a beccare una singola prova fin'ora. Poi, la manna dal cielo: il Rituale di Svelamento funziona così che lei e il suo cerchio mostrano a Thanatos -una delle Sacerdotesse del Consiglio Supremo- la verità su Nefere, cioè che lei è circondata dalla Tenebra;
-Zoomando sui rapporti-e-vicende connesse, in particolare, abbiamo Zoey, che finalmente sa che in Aurox risiede l'anima di Heath, il ragazzo onnipresente;
-Dragone si è sacrificato per Rephaim e il Cerchio, affinché Zoey e gli altri venissero liberati da questo e potessero accorrere in aiuto di Dario, Stark e Rephaim;
-A sua volta, Rephaim era mezzo morto -a causa di Aurox, impazzito all'improvviso-, ma arriva Kalona, chiamato da un'isterica Stevie Rae, e con una lacrima lo salva;
-Aurox scompare nella notte;
-Thanatos -che vi ricordo ha un'affinità con la Morte- si auto-proclama Somma Sacerdotessa di Tulsa;
-Kalona, mosso dai sensi di colpa per il suo mancato ruolo di padre e desideroso di fare qualcosa di buono, si propone come nuovo Signore delle Spade.

Ebbene si, ne sono successe di cose, ma queste sono essenziali per capire l'incipit di Hidden, in cui una Neferet piuttosto convinta di sé ci ricorda il come e il perché Aurox si sia scagliato contro Rephaim. Nel frattempo, il mistero attorno al passato di Lenobia inizia a diradarsi, permettendo al lettore di comprendere la sua reticenza nell'affezionarsi al giovane aiutante mandatole -apposta, ovviamente- da Neferet, tale Travis. Che sia una sorta di reincarnazione del suo amore perduto secoli prima? Probabile, soprattutto quando passato e presente sembrano sovrapporsi in un incubo che si riversa nella realtà... ed è in quel momento che Zoey e gli altri tornano alla Casa della Notte, ricevendo e dando gli ultimi aggiornamenti. Neferet è fuggita, ma il fatto che sia stata smascherata non la rende meno pericolosa. La sua innata capacità di girare la situazione a suo favore mi manda su tutte le furie, incarna il suo ruolo di antagonista con naturalezza, con quel suo essere subdola che mi fa venir voglia di vederla smarrita e impaurita almeno una volta in tutti i dannatissimi dodici libri! Forse è per questo che continuo a leggere questa saga, per vedere Neferet K.O. Ok, sto divagando.

Per restare fedeli al gioco di ruoli già visto nei volumi precedenti, sono molti i cambiamenti operati in ogni personaggio, bisogna analizzare anche il minimo gesto e non lasciarsi condizionare dalle apparenze. Più ci avviciniamo alla fine, e intendo la fine dell'intera storia-casino, più il lettore si rende conto di come ha imparato a conoscere ognuno di loro, anche quelli che all'inizio sembravano scontati o secondari. Non pensavo ci avrei fatto caso più di tanto, inoltre capita spesso di avventurarsi in un romanzo in cui ci sono tanti personaggi con del potenziale che però non viene sfruttato, o almeno non come avrebbe potuto. Quest'ultimo sembrerebbe più il nostro caso, perché qui -e parlo sempre in generale, non solo per questo volume- ognuno ha il suo ruolo, la sua personalità, e ciò che accade li cambia in modi diversi, creando un arcobaleno di personalità, ma con una superficialità che sa diventare fastidiosa, a volte. Però trovo che l'insolita modalità attuata dalle autrici per i pov multipli sia molto efficacie e sa più o meno risolvere il problema.

Non credo di riuscire a discutere dei singoli personaggi. L'ho fatto così tante volte che, giuro, ho perso la speranza di trovare parole migliori. Probabilmente qualcosa mi scapperà, ma se vi interessano le mie critiche su di loro potete leggere le recensioni precedenti. Concentriamoci invece -perché pensare a questo mi fa stare molto meglio e perdonate la mia solita ironia pungente-, sui miracoli che accadono qui. Innanzitutto, grazie Dea per aver diviso Shaunee e Erin. GRAZIE. Sventata la probabilità che le due avessero davvero il cervello in multiproprietà, sono proprio contenta che si sia rivelata Shaunee quella dotata di materia grigia, perchè Erin mi è sempre parsa una copia sbiadita e poco originale di Afrodite, nell'epoca in cui era ancora una stronza odiosa. Annullata la simbiosi, sono molto più interessanti, entrambe. Poi, adoro vedere Damien flirtare. E' una cosa che mi emoziona profondamente, per niente lascivo, tenero, ma molto sexy. Speravo che si riprendesse, dopo Jack -lo piango ancora disperatamente. Mi piacciono i ragazzi intelligenti, e quale ragazza un pò sognatrice non spererebbe almeno una volta nella vita di trovarsi un migliore amico coi fiocchi gay? Oh, Afrodite. Giuro che amo la sua stronza, pungente ironia. Delle volte sfiora l'insopportabile, ma fra lei, Stevie Rae e la nuova arrivata, Shaylin -che tiene testa a tutti, anche a Erick-sorriso fascinoso, e per questo si è guadagnata il mio pieno rispetto-, mi sento sollevata per le divertenti occasioni che il quartetto, Zoey compresa, crea di tanto in tanto. Con loro, cambiano anche i poteri, si evolvono cancellando la loro parvenza di staticità, giocando di misticismo e varietà, tingendosi di sfumature e particolari sempre diversi, altro punto decisamente a favore della saga e motivo per cui principalmente avevo deciso di iniziarla tempo fa. Adoro gli elementi!

Ovviamente Zoey è proprio la regina degli incasinamenti, ansiosa in modo ossessivo -è lei stessa ad ammetterlo- e dati i suoi precedenti con i ragazzi non vi sorprenderà sentire che il suo cuore si strugge per due. E non si fa proprio scrupoli, dato che uno di loro è morto -si, parliamo proprio dell piaga della mia esistenza, l'innominato che comincia per H e finisce per eath. Però, gente, parliamo di Zoey Redbird, la novizia vampire più dotata della storia! Può fare quello che vuole, no? E poi -rullo di tamburi- Nyx fa una delle sue visitine a Zoey. E Zoey smette di frignare, prende in mano le redini della situazione, scende a patti con i suoi poteri e le sue responsabilità, mettendo a tacere le lacrime e quelle paure che la facevano sentire insicura, inadeguata, quando si nascondeva a tutto ciò che potesse minimamente dipendere da lei. Alleluia, finalmente, grazie Dea, perché davvero non ne potevo più di vederla tremare come se fosse nuda all'aperto con cinquanta gradi sotto zero. E vogliamo parlare della sua antagonista per eccellenza? Neferet è una drogata masochista -ugh!-, ma finalmente risale in superficie quella parte di lei che ricorda il passato, quell'umanità svanita che l'ha spinta a diventare tanto stronza, portandola alla vendetta. E questo mi ha fatto vedere davvero quanto sia fuori quella vampira. Ma proprio fuori, non più dotata di quella raffinata malvagità per cui l'avevo più o meno apprezzato. Cavolo, quanti finalmente in questo libro. Beh, era ora, no?

Siamo arrivati in un punto in cui non mi stupirei proprio se Zoey, Afrodite e Stevie Rae si alzassero urlando, mani al centro, 'convergenza magica!', stile Winx Club. E non so bene se sia una critica -perché potrebbe succedere di tutto solo per sostituire banalità con elementi apparentemente grandiosi- o un elogio -nel senso che mi aspetto qualcosa di ancora più interessante e sorprendete nei prossimi volumi. Che dilemma. Però è frustrante! Da un lato questa saga mi sfianca, a forza di dover riprendere ogni avvenimenti da dove era stato interrotto e ricordare tutto ciò che lo precede. Inoltre, sopportare la superficialità di certi personaggi e il linguaggio molto sciolto adoperato dalle autrici -forse per renderlo più YA di quanto già non sia...- è una vera prova di forza. Ma lasciare una saga del genere in sospeso dopo ben nove libri? Andrebbe contro i miei personali principi di lettrice.

Mi piace -e con mi piace intendo sempre il frustrante ping pong fra lo apprezzo e devo ancora rifletterci sul'effetto comico dovuto al contrasto fra linguaggio 'spicciolo' e espressioni più 'raffinate' -limitate dal contesto in cui ci troviamo, certo- che spesso ritroviamo nei teté-a-teté vampiri e super-novizi. Sopratutto, e finalmente, si afferma un personaggio interessante come Thanatos, che emerge nella storia e riesce a mettere in riga Zoey, Stevie Rae e Afrodite, evidenziando bruscamente i loro difetti così da far prendere loro coscienza dei numerosi errori che le vedono protagoniste. Insomma, la personificazione della buona coscienza che tutti noi aspettiamo da ben nove libri. Dopo dieci libri mi sorprendo ancora della velocità con cui riesco a finire ogni volume, le parole che scorrono in vivide immagini nella mia mente, senza ombra di esitazione. Sarà che ormai mi sono tutti così familiari...

Insomma, il mio giudizio su questa saga è sempre stato più o meno precario, forse all'inizio più incline al più che al meno. Come al solito, dopo un incipit di buoni propositi di dubbia realizzazione, il finale esplode di nuovi traguardi e piccole vittorie, quelle che mi fanno inevitabilmente apprezzare l'intelligente elemento fantasy dentro le pagine. L'idea della trama mi è sempre piaciuta, e non riesco a non sorridere alla fine di ogni libro, il che spiega in parte il mio rapporto di amore/odio con Zoey e tutti gli altri. E' più un fattore soggettivo, suppongo, e comunque non me la sento di scoraggiare chiunque voglia iniziare questa saga. Ci vuole molta determinazione e tanta pazienza, una certa predisposizione naturale per i drammi amorosi e un giudizio flessibile, aperto ai cambiamenti, anche minimi. In Hidden ho visto qualcosa di più dei libri precedenti, e spero sia solo la proiezione che precede qualcosa di meglio.

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