venerdì 8 febbraio 2013

Recensione in anteprima: Il Sogno della Bella Addormentata di Luca Centi.

Dite che il 2013 è l'anno degli autori italiani? Io penso di si. Luca Centi mi ha davvero sconvolta con il suo romanzo, dandogli l'apparenza di una storia dai toni misteriosi e piacevoli e rompendo ogni parvenza di dolcezza con rivelazioni e decisioni che mi hanno condotta alle lacrime. Stento ancora a credere di quanto Il Sogno della Bella Addormentata mi abbia presa in contropiede, facendomi inciampare e lasciandomi immobile sul pavimento. Distesa, poi ad occhi chiusi, come una bambina in una bara di cristallo...


Il Sogno della Bella Addormentata 
Luca Centi 
Piemme Freeway
252 pagine
In uscita 12 Febbraio 2013
16,50€
Voto: 4 Stelle!

Nella Londra di fine Ottocento, Talia si muove silenziosa come un gatto e scaltra come una volpe. È molto giovane e molto bella, il che è un indubbio vantaggio nell’esercizio della sua professione, la ladra. Talia però non ruba di tutto, si impossessa solo di quello che la porta più vicino alla soluzione del mistero che avvolge la sua vita. La scomparsa di suo padre. La risposta che troverà, però, fra nebbie e vapori, ingranaggi e corsetti, sarà una scoperta tanto sconvolgente quanto raccapricciante, nascosta gelosamente dentro una teca di cristallo.

                                         La mia Recensione.

Per quanto io adori i romanzi ambientati nei contesti urbani più attuali, un salto nella Londra di fine Ottocento non poteva levarmelo nessuno. Il fatto che sia stata una come Talia, protagonista di questa storia, ad accompagnarmi in questo viaggio, l'ha reso in qualche modo diverso da come me lo aspettavo. Figurarsi una dama composta e civettuola, come si addiceva maggiormente all'epoca, non era certo ciò che mi aspettavo, dopo aver letto la trama, e constatare che Talia non era così non mi ha sorpresa. Tuttavia, la sua indole perspicace e determinata mi ha affascinata e condotta docilmente a Windsor, in un'abitazione per bene in cui si nascondono meccanismi e invenzioni particolari, che Talia ha ereditato dal padre, morto undici anni prima. Per realizzare l'ultimo desiderio del padre, ora Talia ha una missione. Recuperare i Sette Peccati, ciascuno associato ad un metallo diverso, per capire cosa si nasconde dietro l'oscurità tessuta attorno alla sua vita. E Londra, teatro di misteri e nebbie a volte troppo fitte per essere diradate, è sicuramente l'ambientazione migliore che potessi desiderare.

Sembra che fare la ladra le riesca tanto naturale da impedirle di incappare in facili ostacoli, e la sua missione procede senza intoppi finché qualcuno le rivela di essere a conoscenza della sua missione e di sapere dove si trova l'ultimo peccato. Una notizia che la turba e fa nascere in lei un certo numero di domande che la portano, in mancanza di alternative, ad incontrare l'uomo che risponde al nome di Cornelius Cobbald. Le rivelerà di aver conosciuto suo padre nel periodo in cui vivevano ancora in Francia, quando Talia aveva più o meno cinque anni, e che lui l'aveva messo al corrente del suo lavoro. Con il luogo in cui si trova l'ultimo Peccato ben impresso in mente, Talia decide di assecondare l'uomo e andare a Londra. Lì, incontra una vecchia amica di suo padre, Miss Chantal, attraverso la quale spera di poter giungere a Irene Cavendish, che a quanto pare possiede il Tramonto d'Oro. Ma a Londra, andare oltre il coprifuoco significa scontrarsi sicuramente con gli Epuratori, uomini mandati dagli alti piani di Scotland Yard che usano strane pistole a vapore, al ché inalarne troppo rischierebbe la paralisi. Talia lo scopre a sue spese, ma ciò le permette di trovare in un possibile nemico qualcuno in grado aiutarla a scoprire cosa suo padre cercava di nascondere nel fitto enigma dei Peccati da lui costruiti. Qualcosa che, forse, ha a che vedere con i Nubilanti -per Talia solo una stupida leggenda.

Talia è un'anima ribelle, con gli occhi di due colori diversi -verde e ambra, capaci di lasciare interdetti chi si ritrova a fissarli-, stretta in abiti da feste e fronzoli inutili che non vorrebbe nemmeno vedere, eppure ogni piccolo, fastidioso sacrificio va ad unico beneficio della sua missione. I brevi ma intensi flash di un'infanzia bruciata dalla malattia appaiono fugaci nei momenti meno calcolati, tracciando nella mente del lettore, e della stessa protagonista, un percorso di ipotesi e domande che troveranno risposta solo alla fine. Le interessa solo chiudersi nello studio di suo padre, china su nuove invenzioni e particolari marchingegni, facendo così impazzire Madame Vivienne, la sua governante, un personaggio che ho trovato davvero divertente poiché in perenne stato d'agitazione per l'avventatezza della ragazza, con le sue urla e le sue storiche scenate. Quando poi Talia si trova costretta ad andare a Londra, alla ricerca dell'ultimo pezzo che metterà fino allo scopo di quel viaggio, scopre un mondo caotico e rumoroso, completamente diverso dalla pace di casa. Incontra questa donna eccentrica e suo modo sospetta, Irene Cavendish, ma s'imbatte in qualcosa, anzi qualcuno, che non aveva previsto. Talia non crede nelle coincidenze e se anche l'affascinante e arrogante Nicholas Gray si trovava lì doveva esserci un motivo. E quel motivo li legherà, in questioni d'affari che evolveranno in qualcosa di più profondo, un sentimento che si chiuderà con lacrime e sorrisi velati di dolore.

La particolarità del romanzo sta tanto nella sua trama, quanto nei brevi sogni ad occhi aperti che bloccano Talia e le regalano spezzoni annebbiati del suo passato, in quegli anni di malattia che stenta a ricordare, un passato che ha portato ciò che rimaneva della sua famiglia di nuovo in Inghilterra, che l'ha vista guarire e, poi, perdere il padre all'età di otto anni. Sogni accompagnati da un affascinante quanto inquietante poesia dai toni profetici, e i ricorrenti riferimenti alla storia della bella addormentata permettono al lettore di formulare idee e ipotesi per ogni sfumatura, senza mai una certezza precisa. Qualcosa che ha a che vedere con i Sette Peccati, quelle invenzioni create dal padre il quale, successivamente, aveva tentato inspiegabilmente di disfarsene. Gli stessi oggetti protagonisti della missione di Talia. La domanda sorge spontanea, no? Cosa succederà nel momento in cui tutti e sette i Peccati verranno radunati?

Il mistero che avvolge questi oggetti è stato tessuto con abilità, in maniera tale da destare la curiosità del lettore e mantenerla viva per tutto il corso della lettura. Talia non sa molto, tranne il fatto che suo padre fosse intenzionato a recuperarli e che, prima di morire, ne aveva già trovati tre, lasciando alla figlia il compito di scovare gli altri. Teme che siano pericolosi e vuole tenerli nascosti nello studio del padre, ignara del loro funzionamento e del motivo per cui sono stati costruiti. Ciò vincola il lettore alle sue medesime informazioni. Cosa, dunque, legherebbe suo padre all'organizzazione dei Nubilanti -i cui membri pare siano ricchi e assetati di potere, presenti un pò ovunque e con dubbie tendenze all'esoterismo? Ne faceva parte anche lui?
Questa caccia al nemico trova i suoi sospettati in volti impensabili o facilmente intuibili, desta pericoli in ogni angolo e mette in gioco persone su cui non avrei scommesso. Il tutto, per puntare la luce su una soluzione ambigua e incredibile, persa nel passato e nei Peccati senza apparente utilizzo, qualcosa che avrebbe cambiato il mondo e le sorti dell'impero -non dimenticate che siamo nell'Ottocento!-, mettendole nelle mani di un traditore.

Solo a quel punto ho capito di aver sbagliato tutto, di essermi posta le domande sbagliate. L'unico vero quesito, e nel momento in cui me ne sono resa conto era troppo tardi, recitava un dubbio ben più grave: perchè suo padre aveva creato un congegno, l'Arcolaio, di tale portata? Niente è come sembra, e ogni dubbio verrà chiarito in una serie di azioni e decisioni che culmineranno nella scoperta della sola verità sconvolgente, che ho iniziato a scorgere soltanto alla fine, quando ogni tassello è andato al suo posto. Un'infanzia stroncata dalla malattia, una teca di cristallo dove giace il corpo addormentato di una mente sveglia, che attende il bacio speciale di un Principe che poco ha a che vedere con quelle delle fiabe. E' un Principe che dovrà scegliere fra la sua anima e quella di un'altra vita.

La descrizioni sono presenti in modo esauriente, abbastanza da dare un'idea del luogo in cui si svolgono i fatti, pur lasciando al lettore la possibilità di spaziare con la mente, di ricreare immagini fedeli per gli scopi della trama, ma dandogli la possibilità di sfruttare l'immaginazione senza ridurre ogni singola esposizione ad un semplice specchio delle parole. Sono ampie pennellate di un disegno che diventa limpido nel tratteggiare i meravigliosi, inquietanti e struggenti intrecci conseguenti alle inevitabili scoperte. Il medesimo stile è rivolto ai personaggi e alla loro personalità particolare, di cui già la stessa Talia è un ottimo esempio, oltre che allo smuovere indizi e ricreare momenti che avranno ognuno un significato preciso e un peso impossibile da trascurare nel ricomponimento del puzzle alla fine del libro.

Il Sogno della Bella Addormentata è un romanzo piacevole, intenso e a tratti divertente e romantico, requisiti che mi hanno ingannata con toni morbidi e incantatori, con la promessa dell'amore e del ritrovato congegno del padre che dovrebbero mettere fine agli intrighi troppo a lungo celati. In realtà, l'apparenza è stata l'unica vera protagonista, e adesso bisogna saldare i conti di un'ultima questione, che fin dall'inizio avevo sottovalutato, e che invece rivela la scioccante realtà a cui accennavo prima. Tutto per arrivare alla decisione che spezzerà un'armonia di emozioni, ragionamenti e vicende nata fin dall'inizio del racconto, fattori che rivelano la potenza della trama rimasta nascosta fino al momento cruciale, quello che è stato capace di mozzarmi il fiato, in un epilogo che strazierà i vostri cuori così come ha fatto col mio.

18 commenti:

  1. Bella recensione!
    Il libro sembra davvero originale! Gli Epuratori, i 7 peccati, l'articolaio... devo leggere assolutamente questo libro!

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    1. Grazie :D
      E' molto originale, di solito sono brava a fare ipotesi e prevedere le mosse dei personaggi, e la cosa mi piace da morire, ma questo mi ha sconvolta, non potevo immaginare cosa c'era davvero sotto *-*

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  2. Ora che ho letto questa pria recensione, sono ancora più curiosa di leggere questo libro!!!! *__*
    complimenti!!

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    1. Consigliatissimo, non lasciartelo scappare Mary ;)
      Grazie :D

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  3. Voglio anche questo :'( Mi è arrivato "Jude" :P

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    1. Sospetto possa piacerti, è pratico, diretto e spiazzante, mi ha praticamente messa al tappeto!
      Davvero? Non appena lo finisci verrò a leggere la tua recensione u.u

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  4. Bella recensione =) complimenti! Il libro è autoconclusivo? Non l'ho capito...

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    1. Grazie Mirial *-*
      Penso di si, dal finale sembrerebbe così!

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  5. Sono ancora più curiosa di leggerlo ora!!! Bella recensione!!!=)

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    1. Grazie Miriki, spero davvero che tu scelga di leggerlo presto ;)

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  6. Sembra proprio meraviglioso** e aggiungiamolo all'eterna wishlistxD davvero bella la recensione:D

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    1. Eterna wishlits, quale agettivo migliore di questo? xD
      Grazie mille En :D

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  7. Lo voglio, lo voglio, lo voglio!! Come farò adesso ad aspettare la data di uscita?!? Già la trama mi incuriosiva molto ma adesso che ho letto la tua recensione non vedo l'ora di poter stringere tra le mie mani questo libro davvero intrigante XD

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    1. Su Valy, resisti, però non appena esce corri a prenderlo, ne vale davvero la pena *-*
      Felice di aver contribuito alla tua voglia di leggere :D

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  8. Mi hai messo una gran voglia di leggerlo,brava :)

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  9. Curiosaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!

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