domenica 18 novembre 2012

Recensione Eterna di Victoria Alvarez.

Quando ho visto la copertina, ho detto: devo assolutamente prenderlo.
Quando ho letto la trama, con tanto d'occhi, ho pensato: lo voglio, a tutti i costi. Londra! L'800! Praticamente è come se la trama fosse costruita sui miei sogni!
Perchè si, ho sempre sognato di visitare Londra, cosa che non sono ancora riuscita a fare, e ho un debole per quel periodo storico, culturale, letterale e tutti gli aspetti di cui si può tener conto. Perciò non potevo assolutamente lasciarmi sfuggire Eterna di Victoria Alzarez, autrice che proclama il suo esordio in modo davvero brillante!


Eterna
Victoria Alvarez

Fanucci
512 pagine
In uscita dal 15 Novembre 2012
16,90€
Voto: 4 Stelle e ½!

Una serie di omicidi irrisolti. Un dono in grado di sconvolgere gli equilibri dell’aristocrazia londinese. Sei gocce di un liquido rosso come il sangue, eterno come il bacio del vero amore.Londra, 1888.
Annabel Lovelace è cresciuta nel cimitero di Highgate, e non conosce nulla al di fuori delle sue alte mura. Abbandonata a soli quattro anni dalla madre, ha come unico affetto la cara zia Heather. Senza di lei non potrebbe affrontare il terribile zio Tom, custode del cimitero. A sei anni, dopo aver sofferto di cuore sin dal primo anno di vita, il medico di famiglia le prescrive una medicina che dovrà accompagnarla per sempre... Sei gocce di digitale purpurea per mantenerla in vita, sei gocce rosse come il sangue che la strapperanno alla morte. Insieme alle preziose gocce, arriverà per Annabel una sorpresa sconvolgente, che marcherà la sua esistenza fino alla fine dei suoi giorni. È in grado di comunicare con l’aldilà, di dare voce a coloro che l’hanno persa per sempre. Dieci anni dopo, Annabel è divenuta la medium più affermata del Paese, attirando l’interesse e le invidie dell’aristocrazia londinese. Se da un lato i suoi poteri verranno utilizzati da Scotland Yard per risolvere i casi più intricati, dall’altro la porteranno ad avvicinarsi a una presenza oscura e intrigante, alla quale non potrà fare a meno di legarsi... E per rimanergli accanto, sfiderà il tempo e lo spazio, fino a varcare la soglia stessa della vita. Un romanzo che parla di amore eterno e di intrighi, con una dose di suspense che avvolge il lettore in una spirale travolgente. Pagina dopo pagina l’autrice ci immerge in un’atmosfera ricca di rimandi alla Londra dell’800, dal sapore dickensiano, con una maestria propria dei grandi del genere.


La mia Recensione.

L'autrice ci introduce dolcemente, proprio con i toni di una favola della buona notte, in una storia che comincia con una bambina di appena sei anni, Annabel, residente al cimitero St James di Highdate in quanto nipote del guardiano, Tom Lovelace, e della moglie Heather. La sua infanzia è stata segnata non solo dalla mancanza di questa stessa, oltre che della figura materna, ma anche da una grave malattia al cuore, una malattia le cui origini sembrano sconosciute e che può controllare solo assumendo sei gocce di digitalina al giorno, una medicina dal colore del sangue. Il libro, diviso in tre parti, scandisce periodi di tempo definiti e significativi.

L'iniziale approccio con la storia avviene attraverso gli occhi di una Annabel bambina. Ho percepito quella dolce tenerezza nei suoi pensieri che, progressivamente, è maturata con lei pur conservando i tratti dell'infanzia, delle lacrime di paura e delle domande importanti senza risposte, perchè ancora incomprensibili per la sua età, ma identificate in immagini sfocate e sentimenti vibranti nel suo animo, che avrebbe tradotto in parole e pensieri ben scanditi solo col passare degli anni. 
Il destino le mette contro innumerevoli difficoltà, ma non sarà l'unica cosa con cui dovrà fare i conti. Perchè Annabel ha un dono. Può vedere i morti, comunicare con loro e fare da tramite con i loro affetti terreni, per permettergli di trovare l'agognata pace. E quali impressioni può dare se non quelle di una bambina troppo presa dal suo mondo di fantasia per rendersi conto che gli altri pensino sia uno scherzo della natura?
Dopo un salto lungo dieci anni, privo di alcuna bruschezza e accompagnato dai toni dolci e cantilenanti di una voce che guida il lettore nelle ombre della Londra del XX secolo, Annabel riesce ad affermarsi, ottenendo prestigio, fama e rispetto da parte dei crescenti clienti e non. Sarà Nathaniel Willoughby, lo stesso Nathan che da bambino l'aveva difesa dallo zio quando lui e i suoi nonni erano andati dalla fata di Highdate per una sedutaadesso Ispettore di Scotland Yard, a condurci da una Annabel ormai diventata donna. E incontrarla di nuovo susciterà il lui una serie di emozioni intense che investiranno anche la bellissima medium dai capelli rosso fuoco... nei confronti, però, di qualcun'altro. L'uomo che non ha mai abbandonato il suo cuore di bambina, che pur non poteva comprendere un sentimento di quella portata, e i suoi sogni di ragazza e donna. L'uomo che dieci anni prima l'aveva salvata e che, senza che se ne accorgesse, le è rimasto accanto fino a quel momento. Victor Rosenfield.


Annabel ci ha messo davvero poco ad entrarmi nel cuore, vittima di tante ingiustizie che l'hanno resa una vera eroina ai miei occhi, per il suo coraggio e il suo temperamento. E' stato infatti nel suo carattere ribelle, nella sua voglia di scoprire, conoscere, capire ciò che le succedeva, che ho visto i tratti della medium -della donna- che sarebbe diventata, quando con l'inconsapevolezza e l'innocenza tipica dei bambini, sostiene l'esistenza dei suoi fantasmi, lasciando scorrere su di se gli sguardi di diffidenza, preoccupazione e timore misti, successivamente, ad una forma di rispetto contaminato da bisbigli silenziosi e voci che corrono per le strade, parlando di lei, parlando di ciò che è in grado di fare. E ovviamente l'avidità e l'ingordigia dello zio non tardano a condizionarle la vita, quando si rende conto della risorsa economica che ha a portata di mano. Le viene dato un letto -pensate, la poverina dormiva in una bara!- e la possibilità di approfondire la sua esperienza con dei libri, il più infimo e subdolo tentativo di corruzione da cui Annabel, però, si lascia ugualmente conquistare. Finchè non succede l'irreparabile. Finchè l'unica soluzione è la fuga. Finchè non vede lui, fra i tanti volti del cimitero, e viene assalita da un'intensità incomprensibile di emozioni che la portano a fidarsi di lui, per rifugiarsi a Londra con Heather. E a non dimenticarlo più.

Victor diventerà una presenza costante, fra i suoi pensieri e nella sua vita, sostenendo Annabel nei momenti più bui, quando i fantasmi del suo passato torneranno lentamente da lei e la porteranno a scoprire, fra le altre cose, ciò che era davvero successo anni prima alla madre, nel periodo in cui Jack lo Squartatore terrorizzava la Londra vittoriana. Qualcosa che tocca lei e Victor da molto più vicino di quanto pensa... La trasformerà in una donna in apparenza egoista -e pur dando quest'impressione, il legame fra i due è troppo profondo per accostarlo a questo superficiale attributo- per quell'amore che considera il nucleo del suo universo, che ha suscitato in me emozioni spiazzanti e intense, facendo danzare nella mia mente scene tanto romantiche, struggenti e commoventi da lasciar tranquillamente impallidire l'ideale di amore impossibile. Dall'altro lato, se Nathaniel Willoughby sembrava un presenza alquanto passeggera nell'improbabile triangolo amoroso, che in realtà triangolo non è, mi ha sorpresa molto vedere comparire più di un briciolo di determinazione in lui nel momento in cui, scoperta la presenza di Victor, lo idealizza come qualcosa di peggio di un semplice contendente allo stesso amore da lui agognato e desiderato, un avversario che con ingannevole beltà e baldanza aveva sedotto una giovane donna troppo innocente per capire di essere stata raggirata.
Eppure nessuno di loro può immaginare cosa il corso degli eventi avrebbe riservato loro nei tempi successivi... rivelazioni che mi hanno scioccata talmente tanto da portarmi a dover rileggere più volte lo stesso punto, incredula, senza parole e senza fiato! E che hanno portato ad un momento in cui tutto ha acquisito un senso e ogni singolo fatto sospeso è stato chiarito, commuovendomi oltre le semplici lacrime, toccandomi il cuore con una dolcezza e una delicatezza non meno intense dell'irruente vigore che di solito mi investe in altro letture. Ho adorato anche i personaggi più burberi ed esasperanti, ho odiato gli antagonisti, proprio come in una favola che si rispetti, senza però la banalità che potrebbe suggerire questo mio commento.

E' un romanzo che non potrei limitarmi a definire parecchio interessante, sarebbe un eufemismo. No, è come se lo stile della narrazione ti coccolasse mentre ti addentri nella storia, diversa dalla solita sensazione di sentirsi trascinati letteralmente nel libro. Dolce ed intrigante allo stesso tempo, un fiaba oscura e persuasiva che inganna i sensi e da il via libera alla mente di vagare fra immagini di luoghi e volti che prendono vita dalle parole, vividi e sorprendentemente accurati in ogni dettaglio, tanto le descrizioni del'ambientazione storica sono precise e realistiche. Victoria Alvarez ci accompagna sapientemente in una Londra ancora profondamente influenzata dall'ombra di uno dei serial killer più famosi della storia, in indagini accurate e frustranti, in rivelazioni inaspettate e risvolti imprevedibili, intrecciando con maestria gli intriganti misteri dei delitti senza soluzione e l'amore vero, quello che va al di là di ogni legge e ogni confine, passionale e struggente, impossibile da dimenticare. Eterno.

6 commenti:

  1. Wow!! Bellissima recensione! Spero di poterlo leggere presto anch'io °_°

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    1. Grazie Matteo :D
      E' veramente bellissimo, sapessi le lacrime, alla fine... :')

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  2. Bellissima recensione complimenti!!!
    questo libro mi attirava già all'uscita!!!
    ora ne ho la conferma!!
    da leggere sicuramente!!

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    1. Grazie Mary *_*
      Guarda, il mio istinto mi ha subito detto che dovevo averlo a tutti i costi!
      Nn me ne sono pentita neanche un pò, di scritti così bene non se ne vedono molto in giro! :D

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    2. Hai proprio ragione, se ne vedono pochi!!
      appena riesco a trovarlo, ti faccio sapere cosa ne penso!!
      ma mi piacerà sicuramente!!!

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    3. Ti auguro di poterlo leggere il prima possibile, ne vale davvero la pena :D

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